Quando posso chiedere un prestito da 15.000 euro?

La pratica di richiedere un prestito, oggi, è particolarmente diffusa. Non sorprende, dunque, che determinate somme di denaro, ritenute in passato un picco dagli istituti di credito siano, oggi, ottenibili in men che non si dica, seguendo un iter semplificato e alla portata di un’ampia pletora di clienti. Anni fa, somme pari a 15.000 euro rappresentavano, infatti, la metà esatta dell’importo massimo previsto nel mondo del credito al consumo.

Attualmente, invece, con l’aumento del costo della vita e l’ingresso in scena di spese ingenti della natura più disparata, prestiti del genere risultano tra i più richiesti dal bacino d’utenza, essendo, per altro, ben lontani dal picco attuale richiedibile, pari a 75.000 euro. Tutto questo, ovviamente, non deve trarre in inganno chi cerca prestiti del genere, spingendoli a non documentarsi adeguatamente riguardo le procedure, rischiando di non ottenere la somma desiderata.

Per quanto facile possa essere, infatti, richiedere un prestito da 15.000 euro è, comunque, una pratica legata a tutta una serie di variabili legate, tra le altre cose, alle politiche dei vari istituti di credito e ai parametri contrattuali come l’ammontare della rata mensile di restituzione ed i tassi di interesse applicati. In ogni caso, oggi sono diversi i metodi con cui è possibile ottenere un prestito del genere, scopriamo di seguito come e in quali circostanze.

Come richiedere un prestito da 15.000 euro

Forse non lo sa, ma ottenere un prestito personale da 15.000 euro non è poi così difficile, soprattutto se si riesce a dimostrare alla banca di essere dei buoni pagatori. Le banche, infatti, tendono molto spesso ad abbassare il tasso di interesse applicato ai prestiti, specie in relazione all’aumentare degli importi richiesti. Il prestito da 15.000 euro, sebbene, come detto, si discosti notevolmente dal picco che gli istituti di credito sono disposti a elargire, rappresenta comunque una somma importante, rientrando a pieno titolo nelle modalità di rimborso a medio-lungo periodo.

Generalmente, le banche offrono tempi minimi di rimborso compresi tra i 24 ed i 36 mesi. Ovviamente, però, prima di sottoscrivere un contratto con un determinato istituto di credito, è fondamentale analizzare fattori come la durata del pagamento, il tasso e la flessibilità che caratterizza le rate. Quando si calcola la rata è bene, dunque, tener presente ogni possibile scenario, allungando o accorciando la durata del finanziamento per farsi un’idea degli interessi richiesti.

In questo modo, sarà possibile scendere a compromessi con una rata sostenibile senza troppo sforzo ed un interesse più vantaggioso. È raro trovare finanziamenti a tasso zero, salvo optare per scelte caratterizzate dal TAN con TAEG al 20%, visti i costi accessori come quelli relativi all’istruzione pratica e all’addebito. Per questo motivo è fondamentale optare per finanziamenti flessibili che permettono di modificare la rata o sospenderla a seconda della necessità.

Quando posso ottenerlo?

Sono diverse le tipologie di prestito relative a somme pari a 15.000 euro. Si parla di prestiti personali, ma anche finalizzati, specie quando riguardano l’acquisto di un’automobile o spese relative agli immobili come le opere di ristrutturazione. Si può aprire credito attraverso l’assistenza di titoli ed investimenti, nella cessione del quinto dello stipendio. Insomma, questo tipo di prestito è molto versatile e, per questa ragione, si rivela perfetto per soddisfare esigenze molto diverse tra loro.

Essendo un importo di media dimensione, comunque, si consiglia di optare per piani di ammortamento non troppo lunghi. La rateizzazione, infatti, arriva regolarmente fino a 10 anni, ma dato l’aumento degli interessi, per cifre del genere si opta quasi sempre per riscatti veloci della finanziaria, limitati a 24 o 36 mesi al massimo. Comunque, è difficile che un prestito del genere venga erogato a chi, non disponendo di un reddito sufficiente, non lo richiede con un garante o in delega.