Quando si utilizza l’espressione anglosassone, che ha ormai largamente preso parte nell’ambito dell’economia e della finanza, di cash flow (flusso di cassa, nella traduzione italiana), si intende quella ricostruzione dei flussi monetari che viene adoperata da parte di un’azienda per controllare il rendimento di quell’azienda stessa, di un progetto monetario o di un altro tipo di investimento. La ricostruzione consiste, chiaramente, nell’analisi progettuale – che può essere realizzata a breve o medio-lungo termine – di tutte le entrate e le uscite, nonostante vengano presi in considerazione differenti fattori, che scompongono a sua volta la terminologia di cash flow in tre sottoinsiemi.
La struttura del cash flow
Per meglio definire il cash flow o flusso di cassa, nell’ambito dell’economia e della finanza vengono utilizzate delle componenti differenti, ognuna delle quale adibite ad un determinato ambito della società o del progetto monetario preso in considerazione. Nello specifico:
- Free Cash Flow from Operations (FCFO): il cosiddetto flusso di cassa operativo, che riguarda la gestione di una determinata azienda (Margine Operativo Lordo (MOL), Ammortamenti, Imposte sul Reddito Operativo, Variazioni non finanziarie come Fondo TFR o il Fondo rischi, Aumento Capitale Circolante Netto, Riduzione Capitale Circolante Netto);
- Free Cash Flow to the Firm (FCFF): si tratta del flusso di cassa disponibile per tutti gli investitori e gli obbligazionisti, calcolato a seguito di tutti gli investimenti, i pagamenti necessari e le tasse da parte dell’azienda. Nell’analisi dei mercati, come si può notare su www.mercati24.com, si tratta soltanto della seconda componente in quanto necessita di considerare gli eventuali debiti ed interessi;
- Free Cash Flow to Equity (FCFE): chiamato anche flusso di cassa effettivo, è il cash flow vero e proprio calcolato a partire dalla gestione dell’impresa e attraverso la tax shield. Indica, quindi, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti, al netto di tutte le operazioni possibili che riguardano pagamenti, tassazioni, debiti, interessi e tanto altro;
Che cos’è il cash flow e quali sono le sue definizioni?
Nonostante il cash flow sia un concetto empiricamente molto semplice, le sue definizioni sono piuttosto complesse e, allo stesso tempo, intenderlo attraverso alcune espressioni precise non è per niente semplice. Si può intendere il flusso di cassa come una misura di autofinanziamento aziendale, adoperata attraverso l’analisi dei saldi dei conti patrimoniali tra due periodi di riferimento.
Tuttavia, nonostante la definizione di base preveda l’analisi di entrate e uscite di un’azienda o di un progetto monetario in un determinato periodo di riferimento, il flusso di cassa tiene conto anche dei conti economici dell’azienda, ponendo la differenza tra cash inflow (entrate) e cash unflow (uscite).
Della struttura specifica del cash flow e della considerazione del flusso di cassa operativo, la prima delle tre componenti del flusso di cassa, sono state spese molte parole dalla Wharton School e dalla scuola di Chicago, che hanno evidenziato la portata gestionale del flusso di cassa operativo e quella prettamente finanziaria delle altre due componenti. Ciò denota una certa differenza nella considerazione di tutte le diverse componenti che, pur essendo determinazioni di uno stesso concetto, ottengono definizioni differenti nel loro campo di interesse specifico.