Cosa sono gli Hooks di React?

Prima di rispondere alla domanda che cosa siano gli hooks di react, è doveroso fare un’introduzione su questa libreria. Ebbene sì, se si parla di React si sta parlando fondamentalmente di una libreria che serve a generare interfacce utente sfruttando il linguaggio Javascript.

React è di possesso di Facebook, oggi Meta, e di un gruppo di sviluppatori e realtà aziendali che utilizzano questa libreria per trasformare componenti react in componenti nativi (Android e iOS per intenderci). In sostanza grazie a React si possono utilizzare dei componenti che consentono di non riscrivere il codice per sviluppare.

React si basa sulla singola pagina per cui in fase di rendering la sua resa è molto potente, poiché il contenuto di una pagina viene caricato direttamente dai componenti.

Per quanto riguarda la sintassi abbiamo già detto che React utilizza Javascript, ma in realtà può sfruttare anche la sua estensione Javascript XML o JSX. Questo linguaggio consente di creare applicazione bypassando il DOM.

Fra i vantaggi dell’utilizzare questa libreria c’è sicuramente la facilità con cui si impara ad adoperarla se si conosce bene Javascript, la disponibilità di strumenti gratuiti, il fatto che ogni componetene può essere riutilizzato nella creazione di un’applicazione e una velocità del router che consente di fare il rendering di più pagine senza dover ricaricare la pagina.

Basti pensare che React è la libreria di riferimento di sviluppatori e ingegneri front end che lavorano per Instagram, Netflix ecc.

Cosa si fa esattamente con React?

Con questa libreria si possono creare principalmente interfacce di applicazioni web come applicazioni per chat istantanee, social network, applicazioni per negozi online, app per lettori musicali e per il meteo ecc.

Ecco perché chi sa utilizzare React, fondamentalmente, oggi ha molte possibilità di impiego nel mondo del lavoro. Questo non significa che questa libreria abbia solo punti forti, altrimenti la utilizzerebbero tutti gli sviluppatori.

Alcune funzionalità non sono integrate in React, come la gestione di un singolo stato, e perciò bisogna usare altre librerie di supporto. In ogni caso, non si può parlare di svantaggi, perché già il fatto di non dover duplicare il codice per alzare il livello delle prestazioni come con altri framework è di per sé una caratteristica fondamentale per chi si occupa di UI.

Sebbene l’apprendimento di React per chi conosce Javascript sia ritenuto abbastanza intuitivo, per padroneggiare in maniera professionale React e i suoi componenti la strada migliore resta sempre la scelta di un apposito corso react native. In questo modo si ha la certezza che alla fine del percorso formativo, ammesso che si tratti di una proposta didattica come quella di MAC Formazione, si diventi uno sviluppatore in grado di creare sia app android che app iOS.

I componenti funzionali: come funzionano gli hooks

Se si parla di componenti la prima distinzione da fare, esaminando React, è quella di componenti di classe e componenti funzionali. I componenti si possono creare esattamente come vengono create le funzioni in JS.

Gli Hooks, nel dettaglio, sono componenti funzionali che consentono di utilizzare React senza dover scrivere una classe e quindi di poter gestire delle funzioni di stato o di effetti. Senza gli hooks non si possono variare gli stati, perché il DOM è incapace di registrare le modifiche apportate.

Ogni variabile può essere appresa e apportata imparando ad utilizzare gli hooks, che hanno questo nome proprio perché si agganciano all’interno delle funzioni di React.

Ovviamente si tratta di concetti piuttosto tecnici che possono risultare poco comprensibili per chi non si occupa già di sviluppo app ed è digiuno di linguaggi di programmazione, ma scegliendo il giusto percorso formativo, come quello indicato nel paragrafo precedente, si può imparare da zero e sfruttare al meglio tutte le funzioni di React.